le docenti di tedesco Menegus ed inglese Cappiello intendono coinvolgere, attraverso la storia del mostro del lago di Garda “ Bennie”, le dimensioni emotive, esperienziali , espressive e relazionali degli alunni.
Attraverso il racconto del “ mostro del lago di Garda”, nel suo contatto con la Natura ed i suoi esseri viventi la classe viene appassionata con una nuova modalità di lavoro, e cioè attraverso la fiaba.
L’esperienza straordinaria del protagonista, aiuta a far emergere parti della personalità degli apprendenti, attivando meglio in ognuno le proprie sensazioni di ascolto, la scoperta, l’ attenzione , la comprensione e la comunicazione.
Anche il ruolo dell’insegnante viene ad assumere il compito di aiutare l’alunno ad esprimere il proprio potenziale, aiutandolo a comprender che l’apprendimento e una fonte positiva di energia e di consapevolezza.

diventa uno strumento di lavoro privilegiato, perché utilizza la metafora per aggirare le resistenze, le difese che la razionalità erige istintivamente per proteggere l’IO.

 ci riconducono alle fonti del nostro mondo immaginario e hanno una funzione dinamica per l’immaginazione

– stabiliscono una connessione con il mondo simbolico che si trova dentro di noi

– Hanno una funzione strutturante: sono allo stesso tempo superficie di proiezione ma anche origine di strutture psicologiche

– Permettono un’espansione della realtà e quindi anche la diversità della comunicazione nel gruppo

– hanno una funzione stimolante, risvegliano in noi le forze e stimolano le nostre capacità creative e allo stesso tempo il nostro desiderio di espressione linguistica

– hanno una funzione protettiva, ci offrono il mantello protettivo dell’immaginario (protezione dell’alterità)

– ci avvicinano all’origine di una forma essenziale del pensiero umano , il pensiero pittorico e simbolico, che stimola il nostro desiderio di espressione linguistica.